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Rimedi per alopecia androgenetica: come agire per contrastarla

La perdita dei capelli può essere un vero e proprio trauma. Che si tratti di un uomo o di una donna, il soggetto che ne soffre può avere delle ripercussioni anche a livello psicologico, che tendono a non far vivere bene questa situazione.

Cosa fare, quindi, in questi casi? La domanda da porsi è se esistono dei rimedi per alopecia androgenetica. Si tratta di una domanda molto ricorrente e importante. Rispondere, quindi, aiuta a capire in che modo agire. Nello specifico, ci si deve domandare cosa fare sia nel caso in cui si voglia ricorrere a delle misure sicuramente risolutive del problema, che a cure per cercare di bloccare la caduta e stimolare la ricrescita dei capelli.

Come bloccare l’alopecia androgenetica?

 Come è noto, l’alopecia androgenetica è quella che viene ereditata geneticamente, così come suggerisce il nome stesso. Non tutti i tipi di alopecia sono, infatti, simili e, soprattutto, non lo sono le cause che la determinano.

L’unica cosa che accomuna tutte le differenti forme è la caduta dei capelli, che è la costante di tutte le tipologie.

Naturalmente, ogni caso è a sé stante e devono essere valutati diversi fattori per riuscire a capire quale sia la soluzione migliore per combattere l’alopecia androgenetica o per risolvere il problema del tutto.

Si deve, quindi, sottolineare che esistono dei farmaci contro l’alopecia. Questi devono essere presi solo previa prescrizione di uno specialista e con le dovute precauzioni. Si tratta di trattamenti che vanno fatti con costanza per un certo periodo di tempo prima di vedere dei risultati effettivi.

Il primo medicinale da prendere in considerazione è il Finasteride. Di cosa si tratta e quando prenderlo? La prima cosa da sottolineare è che questo è un farmaco che viene utilizzato negli uomini. Viene usato per andare a inibire un enzima che provoca la miniaturizzazione del capello (enzima 5-alfa riduttasi di tipo 2). In questo modo, quindi, si cerca di non rendere il capello fragile e incline a spezzarsi.

Gli effetti di questo medicinale si vedono dopo circa 3 o addirittura 6 mesi e non sono definitivi, perché il problema potrebbe ripresentarsi nel corso del tempo.

Lo stesso discorso può essere fatto con il Minoxidil, altro medicinale impiegato anche nella cura della alopecia androgenetica. Con questo farmaco è possibile provare a curare un cuoio capelluto malato ma, come detto in precedenza, devono passare diversi mesi prima che il tutto si stabilizzi.

L’unica soluzione che può essere definitiva appare, ad oggi, quella della tricopigmentazione come soluzione dell’alopecia androgenetica. Si tratta di una tecnica indolore e sempre più presa in considerazione anche da chi non è mai stato troppo propenso a un intervento di trapianto di capelli.

Una soluzione di questo tipo è, senza dubbio, preferibile perché non si devono assumere farmaci e, soprattutto, perché non ci sono rischi di un trattamento non andato a buon fine. Per questo motivo, quindi, se si vogliono risultati sicuri, è utile rivolgersi a degli esperti di tricopigmentazione, così da trovare la soluzione migliore per quelle che sono le proprie esigenze.

Come detto, si tratta di una operazione molto poco invasiva e senza dolore, che porta con sé solo vantaggi, come quello di avere nuovamente una chioma fluente.