Se hai acquistato dei semi di cannabis light di buona qualità ti starai indubbiamente chiedendo come è possibile coltivarla a casa, in modo da ottenere una fioritura abbondante pur rispettando le attuali normative.
Ecco tutte le informazioni per farlo!
Acquistare semi di qualità
I semi devono essere acquistati rigorosamente tramite rivenditori autorizzati: negozi specifici o vivai. E’ fondamentale scegliere solamente semi certificati dall’Unione Europea, che rispettano tutti i requisiti imposti dall’attuale normativa. Dopo l’acquisto conserva la documentazione, il cartellino e le fatture per un periodo non inferiore ai 12 mesi: in caso di controlli sarà facile dimostrare dove e perché hai acquistato il prodotto.
I semi per la coltivazione domestica contengono, in gran parte, una quantità inferiore alle 0,2% di THC, il principio attivo psicotropo della canapa. Sono commercializzabili anche varietà con un tasso compreso tra 0,2 e 0,6%, ma per coltivarle è necessario seguire una procedura di richiesta più complessa, che sconsigliamo ai principianti.
In merito al CDB invece la normativa è meno severa. Le quantità permesse vanno dal 10 ad oltre il 20%, a seconda della varietà e della genetica. Il CBD non ha un’azione psicotropa. Si tratta di un rilassante, che concilia il sonno, allevia i dolori muscolari e ossei (come in caso di fratture, post-operatori, dolori mestruali, artrosi) e calma la nausea.
Non è possibile coltivare per talea
La talea è una parte di una pianta già esistente che viene staccata e portata altrove per essere piantata e fatta crescere. In Italia si possono conservare in casa talee di canapa solamente per uso ornamentale. Se vuoi far fiorire la canapa dovrai utilizzare rigorosamente semi certificati o germogli acquistati tramite un vivaista autorizzato.
In o outdoor?
La canapa può essere coltivata sia indoor (in casa, al chiuso) che outdoor (all’esterno). Per la crescita in casa sono necessarie speciali serre (grow box) riscaldate ed adeguatamente umidificate. Sono inoltre necessarie delle lampade: per crescere la pianta ha bisogno di moltissime ore di “sole” al giorno, e se la coltivazione avviene in casa è necessario emulare l’irraggiamento con la luce artificiale. Le lampade a LED sono meno costose sul piano dei consumi ma garantiscono fioriture più abbondanti, dunque sono le più scelte anche in ambito professionale.
Se si può coltivare all’esterno, in terreno, è possibile scegliere varietà più voluminose: le Kompolti possono arrivare anche a sette metri di altezza.
La smaschiatura
Le piante di canapa, una volta nate, si dividono in maschi e femmine. E’ necessario riconoscere quali siano gli uni e quali siano gli altri, ed eliminare i maschi. L’impollinazione delle piante femmine comporta infatti un blocco della crescita, la riduzione del tasso di CBD nelle infiorescenze e minore quantità e qualità del raccolto.
Acqua e terreno
La canapa è una pianta selvatica: una volta cresciuta un po’ non richiede grandi attenzioni. Teme molto i ristagni di umidità, dunque è necessario piantarla o invasarla in terricci areati e ben drenati. Non richiede grandi quantità di acqua, salvo nella stagione più torrida. In ogni caso, un sistema goccia-a-goccia è generalmente più che sufficiente.