polveri sottili
Ambiente

Particolato atmosferico: le caratteristiche

Con il termine particolato atmosferico si fa riferimento alle particelle di aerosol sospese nell’atmosfera terrestre, aventi dimensioni che vanno a qualche nm a 100 μm.

Il particolato atmosferico è così un sistema disperso di particelle solide e di particelle liquide sospese nell’atmosfera, o aerosol.

Queste particelle si trovano nell’atmosfera o a causa di fenomeni naturali (come per esempio eruzioni vulcaniche, erosione del suolo a causa di agenti atmosferici) oppure a causa di fenomeni causati dall’uomo, come per esempio riscaldamento industriale, inquinamento, emissioni del traffico, impianti per la produzione di energia, e così via.

In altri casi il particolato atmosferico può essere composto anche da particelle che si formano a causa di processi chimici e fisici come formazione di gas, o particelle di acqua.
Quando parliamo di particolato atmosferico facciamo la distinzione fra aerosol primario e aerosol secondario.

⁃ Aerosol primario: consiste nell’insieme delle particelle che vengono immesse in atmosfera da diverse sorgenti (impianti industriali, sali marini, ecc.).
⁃ Aerosol secondario: si tratta di quelle particelle che non vengono immesse nell’aria da una specifica sorgente ma che si formano in conseguenza alla conversione di gas particelle come solfati, nitrati e via dicendo.

All’interno del particolato atmosferico, le particelle di origine primaria e secondaria possono essere quelle più rilevanti dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico. Soprattutto quelle di piccole dimensioni possono impattare in modo negativo sull’inquinamento ambientale e sulla salute umana.

Tipicamente l’alta concentrazione di particelle nell’atmosfera causa fenomeni come formazioni di nubi e nebbie che possono contaminare le acque ed il suolo e danneggiare i materiali, oltre che la salute umana.
Per esempio, il particolato atmosferico è l’inquinante che più impatta sull’ambiente nelle zone di città: è proprio per questo motivo che le autorità stabiliscono i giorni di blocco del traffico per ridurre la sua presenza nell’atmosfera.
Le polveri totale sospese, o PM, possono essere formate da sabbia, cenere, fibre tessili, sali piombo, carbonio, e via dicendo.

Le particelle nell’atmosfera

Possiamo distinguere fra le varie particelle che si trovano nell’atmosfera fra:

⁃ gli aerosol, che sono costituite da particelle solide o liquide sospese nell’aria ed aventi un diametro più piccolo di 1 micron;
⁃ le esalazioni, particelle solide con diametro minore di 1 micron e in genere scaturite da processi metallurgici e industriali;
⁃ il fumo, particelle solide di diametro inferiore a due micron e trasportate da miscele di gas;
⁃ foschie, piccole gocce di diametro inferiore a 2 micron;
⁃ sabbie, particelle solide di diametro maggiore di 500 micron;
⁃ polveri, costituite da particelle solide con diametro fra 0,25 e 500 micron e quindi variabile.

Distinguiamo le particelle fini, che hanno diametro inferiore a 2,5 micron e quelle grossolane che sono invece superiori.

Effetti sull’uomo del particolato atmosferico

Le particelle che provocano, in genere, i peggiori effetti sulla salute umana sono proprio quelle più piccole; infatti quelle maggiori in genere vengono eliminate dal naso nel corso della respirazione. Se il particolato atmosferico si deposita nelle cavità del naso, nella laringe e nella faringe, piò dare il via a degli effetti infiammatori e la secchezza del naso e della gola. Gli effetti sono ancora peggiori se si hanno assorbite sostanze acide come ossido di azoto.

Le particelle che hanno dimensioni inferiori sono estremamente pericolose; esse, se inalate o ingerite, possono causare o rendere peggiori le malattie respiratorie esistenti, e possono anche sviluppare tumori.
Il lavoro a contatto col particolato atmosferico a lungo termine può comportare l’inalazione di queste particelle e sviluppare necrosi dei tessuti, con conseguente broncopolmonite cronica e enfisema polmonare.

Le persone che sono più sensibili agli effetti del particolato atmosferico sono le persone anziane, i bambini, chi lavora a contatto con queste sostanze, le persone asmatiche.