Le nostre abitudini stanno cambiando, si sa, o addirittura sono già cambiate. La diffusione degli smartphone e dei social network ha letteralmente rivoluzionato il nostro stile di vita: a pranzo, a cena, a lavoro, in vacanza, siamo sempre accompagnati da un dispositivo mobile, che, a seconda dell’esigenza, ci può essere utile o di svago.
Ciò ha portato anche dei cambiamenti nelle nostre azioni quotidiane, a partire dallo shopping, al modo di apprendere una notizia o di comunicare con i nostri conoscenti, e si è potuto verificare anche con il recente avvento dei fidget spinner.
Quella dei fidget spinner è stata una moda tanto veloce quanto significativa, che si è diffusa attraverso i social, in particolare attraverso Youtube e Instagram. Secondo alcune statistiche, solo nei primi 6 mesi del 2017 sono stati venduti più di 19 milioni di fidget spinner.
Cosa sono i fidget spinner?
I fidget spinner sono dei gadget dalla forma a cerchio che hanno la caratteristica di far ruotare, con un piccolo movimento, una struttura con 3 punte (solitamente arrotondate) attorno ad un perno principale. La loro nascita, in realtà, risale al 1993 in quanto furono inventati da Catherine Hettinger, una donna americana, per aiutare le persone ed in particolare i bambini a scaricare lo stress. Per qualcuno questi oggetti hanno una funzione antistress, per altri sono solo un passatempo. Fatto sta che l’utilità dei fidget spinner è alquanto dubbia.
Nonostante ciò, le vendite di questi piccoli gadget (facilmente riproducibili) hanno fatto numeri da record.
Quanti fidget spinner sono stati venduti?
Secondo un’analista del settore è impossibile sapere quanti fidget spinner siano stati venduti. Come anticipato prima, si stima che nei primi 6 mesi del 2017 i fidget spinner venduti siano stati più di 19 milioni, e all’incirca 50 milioni le unità totali vendute. Il rilancio è avvenuto all’inizio del 2017 grazie ad un articolo dell’importante rivista Forbes, intitolato “I fidget spinner sono i giochi da ufficio da avere nel 2017”, e si sono diffusi poi viralmente attraverso i social media, in particolare Youtube ed Instagram. Negli Stati Uniti, pochi mesi dopo il loro rilancio, le classifiche di Amazon erano invase dai gadget virali in questione (venduti anche in un’altra variante chiamata fidget cube, che aveva appunto una forma cubica). Secondo Andrew Moulsher, manager di un’azienda brittanica di import di giocattoli, questo fenomeno è andato a discapito dei grossi commercianti, i quali sono soliti fare il loro inventario anche con 18 mesi di anticipo. I piccoli commercianti, invece, che possono muoversi più velocemente, hanno cavalcato la cresta dell’onda ed incrementato di molto le vendite. Essendo giocattoli facilmente riproducibili (anche con stampanti 3D è possibile farli), migliaia di piccole aziende hanno prodotto questi gadget ed altrettanti commercianti li hanno importati per poi commercializzarli.
Dunque, il “tornado” dei fidget spinner ha lasciato un’importante lezione: non bisogna più attendere l’arrivo di una nuova moda ma occorre essere bravi nell’osservare le tendenze del momento su Youtube (ed i social in generale) e capire quale sarà la prossima moda. Moulsher, ad esempio, ha dichiarato di aver importato dal Giappone i roller, un gadget molto simile ai fidget spinner, e di averne venduti già 40mila.