Negli ultimi anni sempre più aziende stanno creando packaging per i prodotti sempre a minore impatto ambientale, cioè ecologici e riciclabili. Tuttavia quando si parla di packaging ecosostenibili spesso si pensa a delle confezioni noiose e prive di fantasie che quindi non attirano il consumatore. Tuttavia seguendo alcuni buoni consigli e prendendo spunto da qualche esempio si noterà come si possa creare un packaging ecologico, limitare le spese ed attirare il consumatore.
Perché investire in un packaging ecologico e riciclabile
Ci sono diversi motivi per cui investire in un confezionamento del prodotto riciclabile. Ovviamente il primo vantaggio sta nell’impatto ambientale. Le materie prime che si utilizzano solitamente hanno tempi piuttosto lunghi per biodegradarsi, si parla infatti di centinaia o migliaia di anni per alcuni come la plastica. Le materie prime riciclabili o riciclate invece hanno un impatto ambientale quasi pari a zero dal momento che possono essere assorbite dall’ambiente in poco tempo senza danni collaterali o, ancora meglio, possono essere riutilizzati andando ad alimentare un processo di economia circolare.
Per l’appunto il secondo vantaggio principale è proprio quello economico. La maggior parte delle materie di confezionamento ecologiche hanno costi minori rispetto ai più tradizionali carta, vetro e plastica. In questo modo si potrà risparmiare non poco nel processo produttivo per il confezionamento dei propri prodotti.
Infine non bisogna dimenticare che molti Paesi, Italia compresa, investono particolarmente nell’ecologia riservando particolari ecoincentivi che vengono erogati sotto forma di ritorno sulle tasse oppure di sostanziali sconti sui pagamenti.
Consigli per la creazione di un packaging ecologico e riciclabile
Prima di cimentarsi nella produzione di packaging sostenibili ci sono alcuni consigli molto utili da seguire.
Prima di tutto bisogna pianificare bene su quale parte dell’imballaggio andare a operare, in quanto il packaging si divide in più parti. L’imballaggio primario è quello a contato col prodotto e ovviamente non se ne può fare a meno, ma già da qua si possono utilizzare prodotti riciclabili, ma bisogna prestare attenzione quando si tratta di prodotti alimentari in quanto solo determinati materiali possono esservi a contatto.
Invece si può intervenire molto di più sugli altri livelli, come le scatole per tenere il prodotto sugli scaffali o per il trasporto in stock. Qui i materiali sono molto ingombranti e spesso si tende a sprecare quindi è bene fare una scelta oculata.
Un altro consiglio molto utile è quello di essere molto attenti alla scelta dei materiali. Non solo scegliere prodotti diversi, ma anche prodotti che abbiano varie caratteristiche per incidere il meno possibile sull’ambiente. Ad esempio utilizzare materiali riciclati alimentando il processo di economia circolare.
Facendo attenzione alle caratteristiche del packaging si può pensare di usare materiali che siano biodegradabili. Sono particolarmente utilizzati dalle aziende i cui prodotti si consumano in brevissimo tempo dall’acquisto. L’esempio calzante è quello della nota catena di fast food KFC che utilizza un materiale biodegradabile per i suoi panini, in modo che il packaging possa essere smaltito in poco più di 40 giorni.
Infine è bene utilizzare dei prodotti riutilizzabili. Diverse aziende infatti utilizzano materiali che possono essere reimmessi nel ciclo produttivo oppure che possono essere riutilizzati dal consumatore nella vita di tutti i giorni.
Sacchetti ecologici
Tra i beni di consumo più in circolazione di sempre ci sono senza dubbio i sacchetti della spesa. Da qualche anno in Italia gli esercizi commerciali hanno l’obbligo di utilizzare sacchetti biodegradabili, ma ciò non risolve il problema in quanto vengono spesso dispersi nell’ambiente e vengono buttati subito dopo l’utilizzo.
Un’ottima soluzione per tutti i giorni invece è la creazione di un sacchetto che sia ecologico e riciclabile ma che sia anche pensato per poter essere riutilizzato nella vita di tutti i giorni. E’ il caso dei Sacchetti in Tessuto che rispondano del certificato Oeko Tek. La certificazione Oeko Tok viene assegnata a prodotti che rispondano di particolari caratteristiche, grazie alle quali si caratterizzano come ecosostenibili e riciclabili.
I sacchetti col certificato Oeko Tek vengono realizzati con materiali come il tessuto, il cotone e in certi casi la canapa. Tutti questi sacchetti hanno un design molto caratteristico, simile a quello di una rete ma a differenza delle normali buste per la spesa sono molto più resistenti, quindi non c’è pericolo che si rompano portando qualche bottiglia in più. Un’altra caratteristica particolare sta nel come si presentano al tatto. Tutti questi sacchetti infatti sono molto morbidi e il tessuto, grazie alla composizione delle maglie, dona un particolare effetto trasparente.
I sacchetti in tessuto inoltre hanno una lunga durata nel tempo, quindi potranno essere riutilizzati molte volte nella vita quotidiana senza nessun problema.
I sacchetti con certificazione Oeko Tek sono molto versatili perché la composizione permette a qualsiasi produttore di poter cucire il proprio logo sul sacchetto. Non sono consigliabili invece gli inchiostri da un lato perché rovinano il prodotto e inoltre nel tempo scolorirebbero, mentre un marchio cucito sarà visibile per molto più tempo.
Packaging e prodotto eco-friendly
Uno degli scopi del packaging è anche quello di rappresentare il prodotto che custodisce e quindi per via indiretta anche il brand che rappresenta. Se packaging e prodotto hanno un impatto ambientale pari a zero i consumatori avranno una percezione migliore dell’azienda e per questo saranno invogliati ad acquistare nuovamente più volte prodotti e servizi, senza contare anche il ritorno pubblicitario in termini di passaparola.
Uno degli esempi più calzanti è rappresentato dall’azienda inglese Dutch Harvest Hemp Tea che sfrutta un’idea di packaging davvero unica nel suo genere. La mission dell’azienda è quella di creare un prodotto che sia totalmente amico dell’ambiente, infatti lo slogan del brand è ‘the with a mission’. Il tè contenuto all’interno della confezione è ovviamente un prodotto naturale, venduto non sotto forma di infuso bensì in foglie da filtrare successivamente nel momento in cui si versa il tè, per comunicare un messaggio del tipo ‘dalla terra alla tavola’. Il packaging invece è realizzato completamente in canapa, ideale per contenere generi alimentari, mentre vengono utilizzati inchiostri eco-sostenibili per diverse colorazioni a seconda dei gusti del tè.
Il packaging alimentare
Il bello dei materiali riciclabili è che si possono utilizzare in moltissime applicazioni diverse. L’azienda Do Eat’s ha marcato molto su questo aspetto, infatti ha ideato un packaging che contiene cibo il quale può essere mangiato anche lui. L’azienda Do Eat’s infatti utilizza delle confezioni realizzate al 50% di patate, venduto in varie forme e che si adatta a varie ricette. Queste confezioni sono particolarmente indicate per tutti quei piccoli alimenti dove in genere il materiale avvolgente viene buttato, come il finger food oppure nei buffet. Per il consumatore sarà indubbiamente un’esperienza molto particolare poter mangiare sia il contenuto che la confezione e donerà un certo scambio di passaparola sullo stesso, specialmente se il sapore è gustoso.
Dal mare alla plastica
La plastica, in tutte le sue forme, è una delle materie prime più utilizzate di sempre nel processo produttivo perché è molto economica. Ma c’è il rovescio della medaglia: è uno dei materiali a più forte impatto ambientale di tutti. Senza contare che la plastica viene quasi sempre scaricata nei mari inquinando inesorabilmente le acque.
Un team di ricerca giapponese dell’AMAM ha invece deciso di invertire il processo, cioè partire da elementi marittimi per creare materiali simili alla plastica che però siano totalmente compatibili con l’ambiente. Si parte infatti dall’alga agar agar, un vegetale molto utilizzato nell’alta cucina giapponese perché ideale in tantissime ricette. L’alga viene usata per creare delle gelatine vegetali che però sono così resistenti al punto da sostituire le normali confezioni in plastica. Questo prodotto innovativo è stato premiato nel 2016 al Lexus Design Awards.
Cera d’api
La cera d’api è un prodotto già conosciuto e utilizzato sul mercato da anni. Principalmente il residuo degli alveari viene utilizzato per creare degli spray utili a pulire i mobili in legno.
Da qualche anno invece sono state scoperte ulteriori particolarità molto utili legate alla cera d’api. E’ il caso di Abeego, un nuovo materiale che viene destinato all’utilizzo alimentare. Al tatto sembra fatto di comune carta, ma in realtà il processo produttivo crea un nuovo materiale capace di conservare il cibo per il trasporto. Abeego è molto resistente, infatti fa in modo che il cibo non si rovini nel tragitto e protegge anche dagli eventi atmosferici (è particolarmente indicato per i picnic). Inoltre a differenza dei classici contenitori permette la traspirazione del cibo e ha una durata lunga, di oltre un anno. Una volta finito di utilizzarlo basta solo ripiegarlo e metterlo in un cassetto della cucina.
Sacchetti in Cotone bio-ecologici
L’ultima famiglia analizzata riguarda quella dei sacchetti in cotone bio-ecologici, ed in generale dei prodotti di packaging secondario ecologici, perfetti per tutte le aziende che hanno a che fare con clienti, consumatori o stakeholder con una forte etica green, e che giustamente vogliono evitare di vedere associata la propria azienda alle grandi sorelle o comunque a qualunque azienda sia operante nel settore carbon-fossile.
Esistono anche certificazioni per queste compagnie, che cossono sfruttare packaging di secondoi livello come quello proposto qui di seguito, preso dal sito Sacchetti di Tessuto, e che è certificato Oeko Tek, quindi certificato in ogni processo e lavorazione eco-compatibile.