Spesso, quando si lavora in azienda, si sente parlare di planarità della pavimentazione industriale.
A che cosa si fa riferimento quando si parla di planarità della pavimentazione industriale? Questo termine abbastanza complesso in realtà si traduce in un concetto abbastanza semplice: i pavimenti industriali devono essere perfettamente piatti in modo da consentire la massima sicurezza per chi ci lavora.
La planarità della pavimentazione industriale fa riferimento al fatto che i pavimenti industrial devono essere perfettamente lisci e senza irregolarità per consentire al meglio il flusso delle merci e lo spostamento dei carichi senza rischi e senza pericolosi. La pavimentazione industriale ovviamente è molto particolare, ha delle caratteristiche di resistenza particolarmente spiccate. I pavimenti industriali devono essere certificati per poter essere in regola: devono quindi rispondere a degli aspetti tecnici di massima importanza, ad aspetti di sicurezza e di igiene. La normativa di riferimento è la UNI 11146:2005, che indica in particolare una serie di requisiti come la classificazione dei pavimenti industriali in base al loro utilizzo, le tolleranze sulla planarità, le tolleranze sull’orizzontalità, la classificazione dei pavimenti in base alla loro resistenza all’abrasione.
L’alto grado di planarità del pavimento industriale non è certamente una questione di stile, ma di pratica e sicurezza. Per evitare guasti alle macchine stesse e all’impianto è necessario infatti che il pavimento sia perfettamente orizzontale, se la struttura si trova su una superficie irregolare ciò comporta una serie di rischi. La planarità è una misurazione geometrica che consente di stabilire se una superficie (in questo caso il pavimento) sia o meno regolare. Se tutti i punti del pavimento sono sullo stesso livello, la superficie è perfettamente piana. Se non tutti i punti si trovano perfettamente sullo stesso livello, allora è necessario parlare di tolleranza di planarità.
Problemi con planarità irregolari
Se il pavimento non è perfettamente regolare questo può causare una serie di rischi, soprattutto in relazione alla movimentazione dei carrelli. Non si possono tollerare delle differenze minuscole, in termini di millimetri, che potrebbero rappresentare un rischio per l’impianto nel suo complesso. Il pavimento che ha dei dislivelli può condurre anche a delle oscillazioni che possono trasmetterai al carrello. Inoltre bisogna tenere conto che anche un solo millimetro di dislivello si può tradurre in diversi centimetri di deviazione su una superficie abbastanza estesa. La deviazione può influire anche sul posizionamento di altezza delle forche, quando si tratta di sollevare un carico per mezzo dei carrelli. Insomma, le problematiche ora esposte hanno reso abbastanza chiaro perché non si può tollerare un pavimento che non sia perfettamente regolare. La pavimentazione a planarita controllata permette di superare questo tipo di problemi e soprattutto consente di lavorare sempre nella massima sicurezza.
Ispezioni tecniche sulla planarità della pavimentazione industriale
Per poter garantire che effettivamente il pavimento sia regolare e piano è necessario avere una certificazione a disposizione, grazie al prelievo dei campioni. L’operazione di controllo della planarità del pavimento è un’operazione abbastanza complessa e bisogna usare, nel disporla, degli appositi strumenti ottici di massima precisone che consentono di rilevare anche un millimetro di differenza nei pavimenti e sono operazioni che vengono condotte da tecnici esperti. Le tolleranze di planarità nei pavimenti delle industrie inoltre devono essere sempre conformi alla normativa che viene richiesta dai costruttori dei carrelli. La normativa DIN 15185 in particolare e quella DIN 18202 può essere d’aiuto nel definire i parametri. In ogni caso avere un esperto che si occupi di controllare la planarità del pavimento ad esempio per mezzo di un’ispezione tecnica con strumenti ad hoc consente di avere pavimentazioni a norma di legge e soprattutto estremamente sicure per chi ci lavora.