Curiosità

Perché acquistare la cannabis light quando è possibile coltivarla a casa?

Il mercato della cannabis light è cresciuto enormemente negli ultimi, da quando nel 2016 la commercializzazione di semi di cannabis, delle infiorescenze e dei prodotti derivati è diventata legale anche in Italia. La maggior parte dei consumatori acquista questi prodotti: alcuni invece decidono di coltivarla a casa, legalmente.

Ecco perché!

La canapa dà grandi soddisfazioni ai coltivatori

La canapa light richiede alcune accortezze in fase di selezione dei semi, che devono essere di alta qualità. Per rispettare la normativa è necessario:

  • Acquistarli tramite un rivenditore autorizzato
  • Conservare la documentazione e il cartellino per non meno di 12 mesi
  • Scegliere varietà che contengano massimo lo 0,2% di THC. Ne esistono alcune con una quota di THC compresa tra 0,2 e 0,6%, ma la loro richiesta alle autorità è un po’ più complessa.

Acquisiti i semi basta farli germinare e piantare le piccole piantine in vasi, se si coltiva in casa, oppure in campo aperto, se si coltiva outdoor. La crescita richiede tre attenzioni particolari:

  • Un elevatissimo numero di ore di insolazione. All’aperto è facile ottenere questo effetto. Al chiuso si utilizzano speciali lampade che imitano la luce del sole (le più scelte sono quelle a LED)
  • Pochissima acqua e nessun ristagno di umidità
  • L’operazione di smaschiatura, cioè l’eliminazione precoce delle piante maschio, prima che avvenga l’impollinazione

Rispettati questi pochi criteri, le piante crescono rigogliose, sane, forti e con pochissimi attacchi di parassiti. Dunque, la coltivazione di canapa dà grandissime soddisfazioni ai coltivatori e agli hobbisti.

Il CBD è un alleato valido nel trattamento di moltissimi disturbi

Tutti quanti noi conviviamo con periodi in cui soffriamo di un po’ di nausea, ricorrenti mal di testa, oppure dolori articolari o muscolari dovuti all’eccesso di esercizio fisico, alla cattiva postura oppure al ciclo mestruale. Tutti questa fastidi possono essere alleviati dall’utilizzo del CBD e dei prodotti che lo contengono, come caramelle e sciroppi. Si tratta di un rilassante per i muscoli, che non dà effetti psicotropi (al contrario del THC, l’altra molecola presente nella canapa) né effetti notoriamente negativi a lungo termine.

La maggioranza dei consumatori assume la canapa light, in varie forme, proprio per trattare questi disturbi e per ridurre il consumo (e i costi) dei farmaci tradizionali. Il CBD ha moltissimi utilizzi anche professionali, dietro prescrizione medica, per il trattamento di tantissimi disturbi.

Il problema dei costi

Un grammo di infiorescenze di canapa light acquistata in un rivenditore può costare dai 10 ai 20/25 euro, a seconda della varietà, del sapore e della quantità di CBD presente. Si tratta di una spesa molto onerosa, se pensiamo alle necessità di un consumatore abituale.

Una piccola coltivazione indoor, se ben curata e con una spesa di circa 500 euro, può produrre fino a 200 grammi di infiorescenze. La maggior parte dei materiali e degli strumenti, però, sono riutilizzabili per successive colture: dunque il costo si ridurrà e ammorterà progressivamente. Questa, oltre alla facilità di coltivazione, è sicuramente una delle ragioni che spingono i consumatori a coltivare in casa anziché ad acquistare prodotti già pronti.