Salute

Che cosa significa il termine ortodonzia e di quale ambito si occupa?

Per comprendere che cos’è l’ortodonzia e di che cosa si occupa è opportuno partire dal significato etimologico della parola stessa.
Ortodonzia è una parola che si compone di due parti: orthos, ovvero diritto, dal greco antico, e dens, dal latino dente.
In linea generale, possiamo quindi dire che l’ortodonzia è la parte dell’odontoiatria che si focalizza sulle irregolarità delle posizioni dei denti, anche se questa definizione è un po’ troppo riduttiva.

Per indicare il corretto campo di intervento dell’ortodonzia moderna è preferibile ricorrere al termine ortognatodonzia, che come specificato qui, comprende anche le malformazioni della mascella, dal greco: gnáthos, ed è perciò più completo.
Infatti, non è solo una questione di denti storti poiché alcune anomalie determinano importanti ripercussioni su funzioni fondamentali come la masticazione, la fonazione e la respirazione.

Pertanto, l’opera dell’ortodontista non si limita alla correzione delle errate posizioni dei denti dei propri pazienti ma comprende anche la valutazione delle condizioni delle ossa mascellari.
Come approfondisce nelle sue pagine web il Dr. Pischedda, titolare dell’omonimo studio dentistico specializzato in ortodonzia a Bologna, il problema più comune è la presenza di una mal occlusione, che può generare diverse complicazioni all’articolazione temporo-mandibolare.

In particolare, può essere causa di dolori a livello cervicale o alla colonna vertebrale, nonché di ricorrenti emicranie.
Riuscire ad associare questo genere di disturbi ad una mal occlusione non è né semplice né immediato, soprattutto senza aver effettuato una visita specialistica.

Quali sono le patologie che può generare una mal occlusione dei denti?

Intervenire su una mal occlusione è un lavoro che richiede la massima attenzione, per non aggiungere ulteriori danni a quelli già presenti.
Quindi, per verificare le effettive condizioni del sistema masticatorio e dell’articolazione temporo-mandibolare è opportuno eseguire una visita scrupolosa.

Spesso, indicativi di una mal occlusione sono le lesioni a carico dei denti, che si presentano sotto forma di abrasione dei denti stessi. A causarle può essere un atto masticatorio sbilanciato su un lato solo o alcuni disturbi come il serramento dentale notturno e il bruxismo, cioè l’involontario digrignamento dei denti.

I pazienti possono riportare sintomi molto diversi, che interessano vari ambiti, muscolare, articolare o parodontale.
Alcuni lamentano indolenzimento e affaticamento dei muscoli mascellari mentre altri percepiscono rumori e difficoltà di movimento a carico delle articolazioni temporo-mandibolari, che possono aggravarsi tanto da impedire loro di aprire del tutto la bocca.

Infine, poiché le strutture di sostegno dei denti possono subire traumi continuativi, in certi pazienti si nota un’accentuata mobilità dentale.
Di conseguenza, per poter emettere una corretta diagnosi è fondamentale che lo specialista raccolga tutte le informazioni cliniche, utilizzando anche specifici esami radiologici, in grado di aggiungere importanti dettagli al quadro generale.

Una volta che è stata definita con chiarezza la condizione del paziente, si può intervenire con un corretto piano terapeutico.
Il più delle volte si tratta di riallineare i denti facendo ricorso ad un apparecchio dentale di tipo fisso ma esistono anche delle alternative.

Ad esempio, i più recenti allineatori semi-trasparenti, molto più discreti e pertanto più graditi dai pazienti adulti.
Infatti, non bisogna pensare che valga la pena di sistemare solo i denti mal posizionati di bambini e ragazzi. Al contrario, a qualunque età si può essere aiutati dall’ortodontista a ritrovare la propria salute e un sorriso più ordinato.

L’ortodonzia e la cura dei denti di pazienti molto speciali: i bambini

All’interno di molti studi dentistici si può trovare anche un’altra figura professionale: il dentista specializzato in pedodonzia, ovvero, nella cura dei pazienti che hanno tra i 5 e i 12 anni.
Per comprendere meglio quale sia il suo campo di azione abbiamo di nuovo consultato il sito del Dr. Pischedda, il cui studio rappresenta un vero e proprio riferimento per pedodonzia e ortodonzia a Bologna.

Nella fascia d’età 5-12 anni la dentatura è ancora in divenire e compaiono sia i denti definitivi che quelli da latte.
Spesso, un intervento ortodontico è necessario già in questa fase, per prevenire o correggere determinate situazioni in cui i denti tendono a crescere in posizioni errate.
Inoltre, per una maggiore protezione dai batteri cariogeni, risulta molto efficacie ricorrere alle cosiddette sigillature, applicando una particolare resina nei solchi dei denti più profondi e difficili da pulire.

Trattare con pazienti molto giovani non è sempre semplice, perciò è davvero importante che il dentista sia preparato e capace di relazionarsi nel migliore dei modi, mettendoli a loro agio.
In certi casi, per assicurarsi che i bambini non provino né paura né dolore e vivano la seduta odontoiatrica come un’esperienza positiva, il medico può anche valutare il ricorso alla sedazione cosciente.

Si tratta di una tecnica che utilizza il protossido d’azoto, un gas che aiuta il paziente a rilassarsi rimanendo comunque sveglio.
Infine, oltre a controllare la crescita regolare dei denti dei più piccoli, il dentista deve anche istruirli su quelle che sono le regole basilari per una buona igiene orale; non è mai troppo presto per imparare a curare la propria salute e il proprio sorriso.