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Conca della Campania: storia, cultura, ricchezze naturalistiche ed enogastronomiche

Conca della Campania è un piccolo borgo di 1200 anime dell’Alto Casertano. Il suo territorio si estende per circa 26 Km quadrati per buona parte nel Parco Naturalistico Regionale di Roccamonfina.

I primi abitanti del comprensorio del Roccamonfina

Nel comprensorio del Vulcano Roccamonfina, come testimoniato dalle “Ciampate del diavolo” – tra le orme umane fossili più antiche al mondo – gli insediamenti umani sono molto risalenti. Abitanti del territorio che ora costituisce il Comune di Conca della Campania furono gli Ausoni, stirpe dalla quale derivarono gli Aurunci prima ed i Sidicini in un secondo momento storico. In seguito alle guerre sannitiche l’intero territorio fu assoggettato al potere romano. In questa fase Conca conobbe un periodo di sviluppo, testimoniato dal recente ritrovamento di alcune rovine murarie attribuite ad un importante insediamento rustico.

I benedettini, Erchemperto e Castrum Pilano

Dopo le invasioni barbariche, l’area incolta e selvaggia del territorio entrò in possesso dei monaci dell’Abbazia di Montecassino, che provvidero direttamente alla bonifica delle terre ed alla costruzione di villaggi e di case coloniche. Alla loro iniziativa sembra potersi attribuire anche l’edificazione delle mura ciclopiche dello scomparso Castrum Pilanum.

Figlio più illustre di Conca della Campania è Erchemperto da Castel Pilano, monaco benedettino vissuto nel IX secolo d.C. autore dell’Historiola Longobardum Beneventi degentium Erchemperti, con la quale raccontò il declino della stirpe longobarda dell’Italia meridionale e le vicende del Ducato di Capua.

I Marzano, i di Capua e gli Invitti

Nel 1269 il territorio entrò a far parte del regno di Carlo I d’Angiò, mentre due secoli più avanti, sotto il controllo degli aragonesi, diventò feudo della famiglia Marzano, prima di essere assegnato, nel 1467, ai Di Capua. A questi ultimi successero gli Invitti, signori di Conca della Campania per oltre 150 anni.

La Seconda Guerra Mondiale ed i sismi degli anni ’80 del XX secolo

L’inizio della Seconda Guerra Mondiale rappresentò il momento più triste della storia di questo comune, letteralmente martoriato da bombardamenti, deportazioni ed eccidi. Due gli eccidi di civili inermi operati dai tedeschi nell’autunno 1943, numerose le uccisioni sparse. Alle innumerevoli perdite umane, lo strazio dei combattimenti affiancò la devastazione di fabbricati dal grande valore storico, come il Palazzo Galdieri Bartoli.

I terremoti del Maggio 1984, infine, devastarono il centro storico, causando una ferita ancora aperta nel cuore del paese.

Le castagne e gli altri prodotti del territorio di Conca della Campania

Oggi, esattamente come nel passato, Conca della Campania è un paese fondato principalmente sull’agricoltura: il settore primario, insieme al turismo, rappresenta infatti una delle principali fonti di ricchezza e di sostentamento di questo territorio. Tipiche di Conca della Campania sono le fiorenti coltivazioni di castagne “tempestive”, varietà conosciuta in tutto il mondo e prossima IGT. Notevole e piuttosto diffusa è anche la produzione di nocciole, prosciutti e vini di elevatissima qualità.

I monumenti di Conca della Campania

Tutte le frazioni del Comune di Conca della Campania propongono importanti testimonianze storiche dal grande valore artistico e monumentale: chiese e palazzi signorili si ergono un po’ su tutto il territorio.

Si conserva lungo il sentiero dei mulini in Conca Centro il tratto nord-ovest delle antiche mura di cinta. Tra i monumenti più importanti figurano inoltre il Castello posto all’ingresso del Comune, sorto come castrum nel X secolo a cui più tardi si aggiunse il palazzo residenziale, la Collegiata di San Pietro, che ospita un prezioso trittico ligneo del XVI secolo ed il Santuario di Maria SS della Libera, presso il quale possono apprezzarsi le rovine della trecentesca Chiesa del Soccorso.

La natura e l’incanto delle cascate

Gli amanti della natura possono trovare pieno appagamento nell’esplorazione del territorio che si sviluppa parallelamente al Rivo di Conca, corso d’acqua che sorge dalle pendici del vulcano spento di Roccamonfina. Il Rivo si tuffa in un alto dirupo, dando luogo ad un’affascinante e coreografica cascata. Il fossato scavato nei secoli dal torrente, ospita anche due suggestivi mulini ad acqua, ai quali si giunge attraversando altrettanti viottoli ed un ponte in pietra. In quest’area è inoltre presente una piccola sorgente d’acqua pura. Durante il suo corso il Rivo di Conca produce altre cascate in località Lieti nella frazione.

Dormire o mangiare a Conca della Campania

Per chi vuole programmare un viaggio nel magico borgo di Conca della Campania, diversi sono gli agriturismo ed i ristoranti dove poter trascorrere una vacanza in tutto relax, immersi in una natura incantevole. Specialità ai funghi e castagne, formaggi, prosciutti, carne di cinghiale e maialino nero casertano nonché vini aglianico e falanghina attendono i buongustai.

Articolo a cura della redazione di Concadellacampania.info