Curiosità

Quali effetti hanno i gas dei condizionatori domestici sull’ambiente?

La tutela dell’ambiente è una questione sempre contemporanea e significante, pure quando si parla di climatizzazione domestica.

L’Unione Europea stabilisce dei considerevoli limiti sui tipi e sui quantitativi di gas fluorurati da usare nei condizionatori d’aria e climatizzatori, tramite appunto la ricarica gas del condizionatore.

Per addentrarci meglio nel mondo dei gas fluorurati, ci avvaliamo del signor Renato Arata, titolare di questa ditta che fa assistenza condizionatori a Roma.

Gli effetti dei gas fluorurati sull’ambiente

A prima vista i gas dei condizionatori domestici sono inoffensivi, ma se vengono liberati nell’aria hanno un effetto estremamente nocivo sull’ambiente.

Per parecchio tempo le aziende industriali hanno adoperato i gas per refrigeranti, senza angustiarsi delle relative conseguenze negative nei confronti dell’ambiente.

Ciononostante questi elementi hanno una funzione importantissima per la lotta ai mutamenti climatici, pertanto dal 2013 si è finalmente capito quanto sia rilevante il bisogno di limitare la divulgazione dei gas refrigeranti. Dunque, nel comparto europeo, si è deciso di cambiare la regolamentazione comunitaria.

È stato infatti sottoscritto un accordo per rendere conforme e impedire la propagazione dei gas fluorurati (denominati anche gas serra).

Tutto questo consentirà di ottenere un gran risparmio per quanto concerne lo sprigionamento di questi gas decisamente dannosi per il clima.

Per riuscire a contrastare efficacemente le implicazioni che comportano queste emissioni totalmente negative per l’ozono, è indispensabile effettuare una diminuzione decisiva di tali emanazioni.

Tale intento può verificarsi anche svolgendo un montaggio degli apparecchi per la climatizzazione della casa, in maniera precisa, facendo in moto di limitare o azzerare le possibilità di fuoriuscita dei gas dal circuito.

Inoltre è di enorme importanza effettuare dei controlli abituali riguardanti da parte degli organi competenti, tesi ad accertare il corretto funzionamento dei climatizzatori domestici.

Sarebbe altresì importante far confluire quelle apparecchiature contenenti i gas fluorurati in centri di raccolta specializzati ed approvati dalle regioni.

Soluzioni per rispettare l’ambiente attraverso l’utilizzo di gas nei condizionatori in sicurezza

Tra i gas refrigeranti che risultano essere i meno impattanti a livello ambientale, primeggia l'”R32″ che costituisce un tipo di “gas” puro estremamente naturalistico e sicuro.

Questa tipologia è lievemente combustibile e si accende soltanto se presente in notevoli concentramenti. Ciò permette che il pericolo per il montaggio domestico sia assente poiché l’entità di gas inclusa nel condizionatore è piccolissima, rapportandola alle zone da climatizzare.

L’aspetto essenziale a cui attenersi, per il corretto montaggio, è quello di seguire minuziosamente le indicazioni della ditta produttrice e le regole di sicurezza durante tutto il processo, avendo coscienza che si sta manipolando un apparecchio contenente un gas fluorurato.

R32 La scelta più giusta per proteggere l’ambiente

Da tutto quello che avete potuto leggere precedentemente, non c’è più la possibilità di scegliere delle opzioni, nel senso che chi già possiede un climatizzatore, o ne acquisti uno di ultima generazione, dovrà utilizzare giocoforza il gas R32.

Tutti coloro che hanno un genere di climatizzatore che va a gas R22, ha ancora la possibilità di tenerlo senza alcuna problematica, a condizione che non ci sia l’esigenza di un rabbocco di gas, operazione che le leggi non permettono di effettuare.

Ne consegue che in questa determinata circostanza bisognerà passare a un nuovo modello, destinando quello precedente alla demolizione.

R32. Il gas del futuro

Coloro che non hanno l’urgenza di cambiare il loro climatizzatore, potranno pure attendere nell’attesa che esca una tipologia di gas refrigerante ancora più amico dell’ambiente rispetto all’ “R32”.

In verità esiste già un’alternativa che viene adoperata in tante nazioni non appartenenti all’Europa ed è il “propano”.

Nel nostro territorio il suo impiego è ancora contenuto perché equivale a una sostanza dalla consistenza “accendibile”, visto che si tratta di un “idrocarburo”.

Considerazioni finali

In definitiva usando dei gas maggiormente rispettosi dell’ambiente, si riuscirà sempre più a trovare e adoperare nuove soluzioni per cautelare l’ecologia, fattore fondamentale per cercare di combattere in maggior misura il grave problema dell’effetto serra, come deciso già nel lontano 1997 con la nascita del protocollo di Kyoto.